Il Castello è chiuso per pericolo crolli
Descrizione
Il castello di Villa è posizionato su un promontorio roccioso che domina il fianco destro della valle dell'Evançon.
E' un fabbricato a pianta rettangolare di circa 23 metri per 30, all'interno del quale c'erano il cortile e il corpo di abitazione di due piani fuori terra: da lungo tempo è ridotto a rudere. In uno dei lati è inglobato il mozzicone del mastio. Poco lontano c'è il vano della cisterna, rivestita di intonaco rossastro.
La porta di accesso sul lato sud era difesa da un fossato sul quale veniva gettato il ponte levatoio.
Tutte le riquadrature delle finestre in pietra lavorata sono state divelte e asportate.
Nel maniero sono evidenti due fasi costruttive diverse. La più antica è relativa alla costruzione di un donjon circondato da una prima cinta muraria dalla forma trapezoidale.
Si può dare per certo che questo fosse il primo castello di Villa, anche se permangono dubbi circa la data effettiva di costruzione. E' comunque probabile che sia stato edificato agli inizi del Duecento e che in seguito deve aver subito alcune trasformazioni.
E' però solo molto più avanti nel tempo che il castello è stato radicalmente ampliato. L'apparato difensivo esterno fu notevolmente potenziato. I lavori di sistemazione esterna, compreso lo scavo del fossato dovettero essere molto imponenti. Singolare è l'intervento di sistemazione del sentiero di accesso.
Costruito con pietre ben assestate, è estremamente preciso, tecnicamente molto corretto, fino a rialzare leggermente le curve, tanto da essere ancora oggi ben conservato.
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Prezzi ed orari
Come raggiungere
Uscire al casello autostradale A5 a Verrès (AO) proseguire in direzione della Val d'Ayas.
Dopo l'abitato di Challand-Saint-Victor, svoltare a sinistra per il Castello di Villa (Cartello segnaletico).
Percorsi circa due chilometri, parcheggiare e iniziare a salire un facile sentiero.
In circa 20 minuti si raggiunge il maniero.
Recensioni
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Storia
Del castello di Villa furono investiti i Visconti di Aosta. Bosone lo ricevette nel 1200 dal Conte di Savoia. Da questo feudo la sua famiglia prese poi il nome di Challant.
Il castello di Villa è ricordato nelle ricognizioni feudali degli Challant sia nel 1242, sia nel 1287.
Nel 1323 fu ampliato da Ebalo di Challant che amava soggiornarvi. Ipotecato poi dai Savoia, fu riscattato nel 1370 dai fratelli Giovanni e Bonifacio di Challant.
Ancora nel 1430 aveva una notevole importanza militare, tanto che in occasione delle Udienze di quell'anno, furono inviati a presidiarlo un castellano con otto clienti.
Nel 1430 Caterina di Challant e Pietro d'Introd, in lite con il Duca di Savoia per questioni di eredità, fecero eseguire opere di fortificazione: ponte levatoio e mura a secco. Vi lavorarono muratori della vicina Valsesia, tra i quali Vulliermetus de Pecio, incaricato di fare le tegole.
Nel 1453 stazionavano nel castello circa sessanta armati che presero a sassate i commissari ducali saliti per notificare un'ingiunzione. Gli uomini d'arme di Caterina di Challant avevano giurato sul Vangelo di difendere fino alla morte i suoi diritti. Suo marito, Pietro d'Introd, proclamava: " Quel che non si è potuto ottenere col diritto e per via della ragione, noi acquisteremo e terremo con la forza. Un buon cavallo una volta nella vita strappa la briglia."
Araldica
Bosone fu un nobile valdostano, il primo componente della casata ad utilizzare il nome Challant.
E questo accadde nel 1200 quando ricevette dal Conte Tommaso di Savoia il castello di Villa a Challand-Saint-Victor e il feudo circostante.
Da quel momento Bosone e i suoi discendenti furono chiamati " di Challant ", a indicare la loro signoria.
Ad amare particolarmente il castello di Villa fu Caterina di Challant che, a seguito della morte del padre Francesco I Conte di Challant nel 1442, senza lasciare eredi maschi, dovette lottare con i parenti per ottenere i feudi paterni. Infatti in virtù della legge Salica, le figlie femmine non potevano ereditare.
Caterina però era determinata a difendere le sue terre e grazie all\'aiuto del secondo marito Pietro d\'Introd, fortificò il maniero di Villa.
Bibliografia
" Architettura in Valle d\'Aosta. Il Romanico e il Gotico. Dalla costruzione della cattedrale ottoniana alle committenze di Ibleto e Bonifacio di Challant. 1000-1420", di Bruno Orlandoni, Priuli & Verlucca editori.
Indirizzo: Frazione Villa