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Descrizione
La Torre di Galatrona è situata su una collina in posizione strategica ad un’altitudine di circa 500 m.s.l.m. e domina i centri abitati di Torre, Mercatale Valdarno e di San Leolino. Costruita in pietra arenaria e murata a calcina, si innalza dal suolo per circa 27 metri.
I lati della base quadrata hanno una larghezza di 7 metri, che viene mantenuta inalterata sino alla cima dandogli un aspetto severo e imponente.
Visibile da buona parte del Valdarno e della Valdambra la Torre di Galatrona è ciò che resta di uno dei più importanti castelli del territorio. Per la sua posizione strategica si suppone che la collina sia stata sede di insediamenti molto antichi.
Alcuni studiosi indicherebbero Galatrona come un toponimo di derivazione etrusca, mentre le tracce murarie, di notevole spessore, a forma ellittica e formate da grosse pietre arenarie posizionate intorno alla torre, indicano la presenza di uno stazionamento etrusco-romano.
Da non perdere l’escursione a piedi ed il bellissimo panorama che è possibile osservare dalla cima della Torre. La base di partenza per la visita è Mercatale Valdarno, raggiungibile tramite un interessante breve percorso, in parte pedonale, che tocca la Pieve di Galatrona, chiesa romanica con un prezioso fonte battesimale di Giovanni della Robbia, la villa-fattoria di Petrolo, nota azienda vinicola, e l’area naturalistica con boschi e vigneti delle pendici del colle di Galatrona. La torre è inserita nella Carta dei Sentieri fra l’Arno e la Chiana, redatta a cura della Provincia di Arezzo e del C.A.I..
Dopo il restauro conservativo, finito nel 2007, un gruppo di volontari dei paesi di Mercatale Valdarno e San Leolino ne curano le aperture e le visite su mandato del Comune di Bucine.
L’entrata è ad offerta libera, non è consentito l’ingresso ai cani ed al suo interno è vietato fumare.
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Prezzi ed orari
Come raggiungere
Dall'autostrada A1 uscire a Valdarno. Alla rotonda svoltare alla prima a destra, proseguire sulla strada principale SP11 in direzione di Cavriglia, Loro Ciuffenna, Gaiole in Chianti, attraversare Montevarchi e proseguire fino a Mercatale Valdarno; da qui seguire le indicazioni per Torre e Fattoria di Petrolo, che si trovano sul percorso pedonale segnalato o lungo il sentiero C.A.I..
Recensioni
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Storia
La Torre di Galatrona domina dall’alto della sua mole il paesaggio del Valdarno e il crinale dei Monti del Chianti. È quanto resta di uno dei più importanti castelli della Valdambra, disposto in posizione strategica rispetto alla sottostante vallata. Nei pressi di Mercatale transitava infatti un ramo della via consolare Cassia, che congiungeva Roma a Firenze.
La cima del colle fu certamente sede di insediamenti più antichi; lo stesso nome Galatrona, anticamente Canastruna, sarebbe di derivazione etrusca, mentre alcuni resti di strutture murarie intorno all’edificio e ritrovamenti ceramici indicano la presenza di uno stanziamento tardoromano.
Per tutto il medioevo, e fino alla fine del XIII secolo, le vicende di Galatrona sono legate, come accade per tutta la Valdambra, alle contese fra Firenze e Arezzo prima, e fra Firenze e Siena poi. È solo nel 1335 che i fiorentini occuparono il castello di Galatrona. Dall’atto di sottomissione a Firenze risulta che esistevano, allora, due torri: oltre a quella attualmente visibile – la “nuova” – una “vecchia”, ora scomparsa.
Da documenti catastali dei primi anni del XV secolo risulta che il castello di Galatrona ospitava al suo interno un villaggio fortificato, composto da una ventina di piccole abitazioni, occupate quasi esclusivamente da contadini e piccoli proprietari.
Nel XVI secolo Galatrona, insieme a tutta la Valdambra, fu coinvolta nella lotta sostenuta dai Medici, alleati di Carlo V, contro Siena e il re di Francia; la vittoria degli imperiali decretò la fine della Repubblica Senese, che vide passare i propri territori sotto il dominio fiorentino. Da allora Galatrona dipese territorialmente da Bucine.
Indirizzo: