Il Castello è chiuso per pericolo crolli
Descrizione
Del castello sono scarsi i ruderi visibili. Accedendo da un'antica mulattiera scavata nella roccia, nei pressi del santuario preistorico, si giunge ad un breve fossato diveso da una prima torre riconoscibile in parte dal rivestimento parziale di blocchi calcarei della parete di roccia lavorata. Da qui si prosegue lateralmente fino all'ingresso del castello costituito da un arco in pietra pericolante ed una rampa scavata nella roccia che conduce lateralmente ad una seconda torre a divesa dell'ingresso.
Degli ambienti interni nulla rimane ad eccezzione di un ampio spianamento su cui furono impostate dei canali di drenaggio che conducevano a tre cisterne per la raccolta delle acque.
Tuttavia, l'elemento più importante del fortilizio è una lunga muraglia ben conservata e provvista di scalini d'accesso lungo il margine meridionale della rocca che permetteva un camminamento di ronda per sorvegliare l'ampia piana del Tellaro verso sud.
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Prezzi ed orari
Come raggiungere
Per raggiungere il promontorio di Castelluccio da Siracusa, imboccare la strada Maremonti, fino alla circonvallazione e proseguire per Noto. Dopo 1 km, girare a destra per San Marco e a 6km imboccare il bivio per Testa dell'Acqua. Giunti alla piccola frazione girare a destra per Rigolizia e proseguire fin quando non s'incontra la traversa per Castelluccio. La strada è molto stretta e a tratti tortuosa e conduce fino al limite dell'altopiano degli Iblei. La posizione del sito di Castelluccio sarà indicato da un'insegna che ne indica la necropoli preistorica.
Nel punto più alto del promontorio si troveranno i ruderi del castello.
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Storia
Il castello fu costruito nel 1356 per ordine di Giuseppe Landolina, governatore della città di Noto, come avamposto militare a protezione della città stessa verso ovest. La sua fondazione è sintomatica di un periodo di instabilità causata dallo scontro della fazione di parzialità catalana (appoggiata dagli aragonesi) e della fazione di parzialità latina (appoggiata dagli angioini) durante la guerra dei novant'anni.
Il castello ebbe vita molto breve, infatti, nel 1358 subì un violento attacco delle truppe delle chiaramontane di parzialità latina, dirette verso la Noto medievale del Monte Alveria. In quell'occasione il castello fu distrutto interamente.
Dalla lettura delle strutture visibili è ipotizzabile la presenza di un'occupazione della rocca antecedente alla costruzione del fortizilizio, forse in epoca bizantina. E' comunque certo che il sito oltre ad essere frequentato in epoca preiostorica ebbe un occupazione in epoca greca, come testimoniato dal rinvenimento di ceramica tipica dell'epoca e dalla presenza di un grande ipogeo, forse un santuario, ricavato alle pendici.
Indirizzo: Località Castelluccio
Facilities
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