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Descrizione
II castello di Modica si trova nell'omonimo abitato, alla testata nord della "Fiumara di Scicli", nel punto di confluenza di tre profondi solchi d'erosione, le cave Ianni Mauro (San Francesco), pozzo dei Pruni (Santa Maria) e il vallone San Liberale (dial. "Santa Libranti"), che interrompono il profilo tabulare dell'altipiano isolando quattro placche collinari che fanno da cornice all'abitato. II massiccio sperone roccioso del castello (449 metri s.l.m.) risulta modellato dalla confluenza delle cave Ianni Mauro e pozzo dei Pruni.
Fino al sisma del 1693 il castello costituiva una poderosa cittadella fortificata, isolata a nord da "un immense muraglione" di sbarramento. Del sistema difensivo faceva parte anche un percorso sotterraneo con diramazioni che dal castello portava nel fondovalle, detto "grotta dei Parrini".
Oggi del castello rimangono un torrione poligonale (detto di Anselmo), nei pressi di piazza San Giuseppe, un tratto di terrapieno e una bifora inglobata in una struttura ottocentesca. La descrizione piu antica dei resti si deve a Carrafa, il quale conosce del castello quattro torri angolari, un ponte levatoio, un cortile, un giardino, un vivaio, tre chiese, gruppi di fabbricati a doppia fila, con volte a crociera, un cosiddetto 'Tempio del Sole', una porta centrale d'ingresso, sul lato nord, poi occlusa nel XV secolo con un grande terrapieno sostenuto, in parte, dalla superstite torre Anselmo.
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Storia
Indirizzo: Centro urbano, quartiere San Giuseppe