Castello Di Pollina

Castello Sicilia, Palermo - Pollina

Epoca
XIII Secolo
Visitabile
Si, gratuito
Proprietà
Comune

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Descrizione

Il castello con la sua quota di giacitura, a ca. 760 m s.l.m., impegna la sommità della rupe che si erge, improvvisamente, sopra un insieme collinare boscoso, delimitato a oriente dal torrente Monalo-Pollina, e ad occidente dal torrente Carbone. Dalla cuspide naturale, sulla quale insiste anche l’abitato singolarmente arroccato, si connettono visivamente la rocca di Cefalù Gibilmanna, Bonvicino, Isnello, Castelbuono, Geraci, Gangi, Santo Mauro, Tusa, Motta d’Affermo, nonché quasi tutto il margine costiero fra Cefalù e Caronia.

Ciò che rimane del castello è costituito dalle mura perimetrali che circondano la cima rocciosa e da una torre-dongione impiantata nel loro interno ed alla sommità della vetta. Le mura seguono un tracciato differenziato; lungo il fronte nordoccidentale, dove sono piccole torri aggettanti, è quasi rettilineo e termina, incrociandolo quasi perpendicolarmente, all’inizio di una parte che prosegue in curva. All’incrocio si trova la porta di accesso guardata da una torre, mentre lungo il muro in curva, sopravvive una serie di feritoie dirette sull’abitato e sormontate da camminamenti e merlature. A ridosso delle mura iniziano le case dell’abitato in parte cresciute sopra le mura stesse. La torre che mostra caratteristiche di un comparto residenziale è costituita da tre elevazioni sovrapposte di cui la prima coperta a botte e quelle superiori un tempo diaframmate da solai in legno.

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Prezzi ed orari

Come raggiungere

Dall'autostrada A20 prendere l'uscita Pollina/Castelbuono in direzione Pollina/Castelbuono; inserirsi sulla SS286 per 5 km e proseguire quindi sulla SP130 per 6 km; continuare su SP25 per 2 km fino alla destinazione.

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Storia

Le prime notizie della località sono del 1081, in cui Pollina è menzionato come casale facente parte dellla diocesi di Troina. Nel 1131 il diploma che istituisce il vescovado di Cefalù include il casale nella nuova giurisdizione. Nel 1137 il casale è infeudato a Roberto di Montescaglioso dominator terrae Pollae. Si trova al centro delle diatribe giurisdizionali dei grandi vescovadi dell’isola: nel 1159 è più volte citato nel diploma di definizione dei confini tra il vescovado di Patti-Lipari e quello di Cefalù emanato da re Ruggero. Sarà papa Alessandro III, nel 1171, a dirimere la questione concedendo al vescovo di Cefalù Bosone casalia de Polla cum omnibus pertinentiis suis e contestualmente…Pollenam cum suis (Rollus Rubeus). In epoca sveva si ha la prima notizia della costruzione castrense: nel 1201 Federico II dona alla chiesa di Cefalù il castellum Polline cum tenimentis et pertinentiis suis (ibidem). Dopo un secolo il territorio entrerà nei grandi domini dei Ventimiglia; nel 1321 infatti Francesco Ventimiglia, conte di Geraci, acquisisce il casale in uno scambio con il vescovo di Cefalù Giacomo de Narneja, a cui cede i feudi di Ferminino e Veneruso. Nel 1558 Pollina è citata tra i centri fortificati dell’entroterra. 

Bibliografia

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Castelli medievali di Sicilia, guida agli itinerari castellani dell’isola; Regione Siciliana Centro Regionale per l’Inventario la Catalogazione e la Documentazione dei Beni Culturali e Ambientali.

 

 

Indirizzo: Centro urbano

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