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Descrizione
Il torrione, ubicato sulla sommità di una collina, dominava solitaria le vallate circostanti e, soprattutto, poteva controllare l’antica strada Palermo-Trapani. Per la sua mole, ma anche per l’impulso economico legato all’oliveto di Giovanni Ventimiglia, esso segnò una profonda trasformazione nel paesaggio rurale del feudo favorendo il sorgere di un piccolo centro abitato ben prima della grande colonizzazione feudale moderna. La configurazione del tessuto urbano attuale rivela, infatti, un primo nucleo sorto spontaneamente intorno alla torre con case monocellulari, costruite in materiale povero (ciottoli, pietrame calcareo), mentre il resto dell’abitato presenta un impianto ortogonale tipico delle nove fondazioni con pianificazione da parte del fondatore.
Il torrione, di pianta rettangolare (21 x 17 m), si sviluppa su tre piani con una terrazza merlata. Il pianoterra segue la configurazione del sito con quattro vani su due livelli diversi, coperti da volta a botte. Il primo piano era originariamente formato da due saloni rettangolari coperti con tre volte a crociera divise da un costolone. L’accesso alla torre avveniva solamente a questo livello, tramite una porta protetta sia da una bertesca, sia da un ponte levatoio di cui rimangono le fessure per il passaggio del braccio di leva. Il secondo piano rispecchia la divisione del primo con la differenza che il lato orientale è occupato da tre ambienti di dimensioni diverse: quello centrale serviva da cappella.
Della copertura a crociera originaria, rimangono solo i beccatelli in pietre. Una cisterna è stata ricavata nello spessore del muro nord. Numerose nicchie e finestre (bifore e una trifora) con sedili in pietra animano gli ambienti residenziali mentre il pianoterra prende luce da feritoie strombate. Ma lo sforzo decorativo si nota soprattutto nelle chiavi di volta tutte sagomate e riproducenti degli stemmi, oggi illegibili, nei beccatelli di variato disegno e nelle finestre con colonnine di esile struttura. I muri (m 2,10 di spessore) sono costruiti in modo irregolare con pietrame informe tranne negli angoli e nelle finestre delimitati da pietre squadrate. La lunga scala con il balconcino e la torretta d’ingresso laterale sono modifiche moderne per le comodità di accesso. Infine, l’orologio solare posto sulla terrazza ha modificato in parte la regolarità dei merli, ormai inutili. Il torrione si trova in un buono stato di conservazione.
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Prezzi ed orari
Come raggiungere
Dall'autostrada A29 uscita Montelepre prendere la SP1 bis in direzione Montelepre.
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Storia
La prima notizia su Montelepre è del 1329, come feudo con fondaco. Nel 1433 si segnala la licenza rilasciata all’arcivescovo di Monreale Giovanni Ventimiglia per costruire nel feudo di Munkilebbi una torre o fortilizio dell’altezza e grandezza voluta; nel 1434 re Alfonso V si ferma in hospicio Monkilebi durante una battuta di caccia; Nel 1440 ca. Giovanni Ventimiglia fa piantare un oliveto nel feudo di Montelepre; infine nel 1694, nei “riveli” della terra di Montelepre sono dichiarate 40 case terrane.
Bibliografia
Castelli medievali di Sicilia, guida agli itinerari castellani dell’isola; Regione Siciliana Centro Regionale per l’Inventario la Catalogazione e la Documentazione dei Beni Culturali e Ambientali.
V. Amico, Dizionario topografico della Sicilia, tradotto e annotato da Gioacchino Di Marzo, 2 voll., Palermo 1855-56.
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Bibliografia topografica della Colonizzazione Greca in Italia e nelle isole tirreniche, 10 voll., Pisa-Roma 1987-1994, X, pp. 368-375.
G. Ganci Battaglia, G. Vaccaro, Aquile sulle rocce (Castelli di Sicilia), Palermo 1968.
G. Mancuso, P. Pizzurro, La torre dei Ventimiglia a Montelepre, Palermo 1978.
F. Maurici, L’insediamento medievale nel territorio della provincia di Palermo. Inventario preliminare degli abitati attestati dalle fonti d’archivio (secolo XI-XVI), Palermo 1998.
P. Misurarca, I riveli delle anime e dei beni, in Città nuove 1, pp. 233-246.
G. Trombino, Materiali, tecniche e tipi edilizi nei nuovi insediamenti della Sicilia occidentale, in Città Nuove 1, pp. 159-195.
Indirizzo: Centro Urbano, piazza Ventimiglia, via della Torre.
Facilities
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