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Descrizione
Il “castello” di Regiovanni è oggi costituito da un corpo edilizio a pianta rettangolare, suddiviso in diversi ambienti addossati ad un enorme ed altissimo pinnacolo di roccia nel quale si aprono alcuni locali artificialmente scavati. Il castello sorge alle pendici meridionali della catena montuosa delle Madonie, in un’area caratterizzata dalla presenza di numerosi e cospicui affioramenti rocciosi (uno dei quali determinò l’origine del castello) interessati da escavazioni artificiali, lungo un antico percorso viario che collegava le Madonie all’ennese, attraverso territori a spiccata vocazione granaria.
Il castello di Regiovanni è oggi un fabbricato rurale ad un solo piano oltre quello terreno, coperto da un tetto di tegole a due spioventi, con un ulteriore corpo edilizio addossato su un lato e coperto da un solo spiovente. Il portone d’ingresso è sormontato dallo stemma dei Ventimiglia. Il complesso, suddiviso in diversi ambienti, si abbarbica alla base di un grande ed altissimo pinnacolo di roccia caratterizzato da colore bruno-rossastro e da fortissima spinta verticale. Il corpo edilizio è direttamente collegato ad un ambiente rupestre. Alcune aperture relative ad altri ambienti scavati si vedono nella rupe a diverse altezze. La presenza di numerosi fori di alloggiamento per testate di travi, a loro volta scavati nella pietra, fa pensare all’esistenza di sovrastrutture e scale lignee che ponevano forse in collegamento i vari ambienti rupestri.
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Prezzi ed orari
Come raggiungere
Dall'autostrada A19 prendere l'uscita Ponte Cinque Archi in direzione SS121; imboccare SP6 per 8 km, proseguire su SP32 per altri 8 km. Svoltare a sinistra e imboccare SP46 e proseguire per 8 km fino alla destinazione.
Recensioni
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Storia
Nel 1195 è attestato il toponimo rahal Johannis che rimanda verosimilmente ad un casale (rahl) di età normanna ed al suo presunto titolare; in relazione alla stessa località è poi menzionato, un secolo dopo, nel 1273 un Guglielmo de Rahalioanni; nel 1300 il castrum di Regiovanni entra nel tambusto delle guerre tra la feudalità e il potere aragonese: si ribella e viene assediato da re Federico III. Nel 1336 il castello è ancora inserito nei processi delle guerre: è fra le località che seguono il conte di Geraci Francesco Ventimiglia nella ribellione contro Federico III e Pietro II (Michele da Piazza, p. 52). Il castello è così nuovamente assediato. Nel 1349 Regiovanni è venduta a tale notaro Giovanni de Paulillis segretario della regina Elisabetta. Dopo trent’anni, nel 1370, Regiovanni è in possesso di Nicolò de Paulillis, figlio di Giovanni. Il castello entrerà a far parte dei possedimenti dei Ventimiglia: nel 1396castellu et fegu di Rayalhoannis, confiscati al De Paulillis, vengono concessi a don Cicco Ventimiglia. Nel 1408 si testimonia il castello e il feudo; nel 1453 è ancora in possesso dei Ventimiglia, in particolare di Antonio, figlio di Cicco; a lui succederà nel 1475 il figlio Francesco e nell’87 il figlioletto di quest’ultimo Antonello, minorenne. Nel 1512 Regiovanni è in possesso, insieme ai feudi vicini di Raulica, Artesina, Bordonaro e Bilici, di Antonio Ventimiglia.
Bibliografia
G. L. Barberi, Magnum Capibrevium dei feudi maggiori, a c. di G. Stalteri Ragusa, Palermo 1993.
H. Bresc, Motta, Sala, Pietra: un incastellamento trecentesco in Sicilia, in “Archeologia Medievale”, II, 1975.
P. Corrao, Per una storia del potere feudale nell’area madonita in età aragonese, in Potere religioso e potere temporale a Cefalù del Medioevo. Atti del Convegno Internazionale di Studio (Cefalù, 7-8 apr. 1984) Cefalù 1985.
C. Filangeri, Note su Pollina, Artisina e Bilìci, in Potere religios e potere temporale a Cefalà nel Medioevo. Atti del Convegno Internazionale di Studio (Cefalù, 7-8 apr. 1984), Cefalù 1985, pp. 104-110.
F. Maurici, L’insediamento medievale nel territorio della provincia di Palermo. Inventario preliminare degli abitati attestati dalle fonti d’archivio (secolo XI-XVI), Palermo 1998.
Castelli medievali di Sicilia, guida agli itinerari castellani dell’isola; Regione Siciliana Centro Regionale per l’Inventario la Catalogazione e la Documentazione dei Beni Culturali e Ambientali.
Indirizzo: Case Regiovanni, circa 9 km a sud di Gangi lungo la strada per Bordonaro
Facilities
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