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Descrizione
Il Castello di Savoca sorge sulla sommità del più esteso di una serie di cocuzzoli sui quali si dipana il tessuto urbano del centro, che sembra disporsi a raggiera intorno ad esso.
L'impianto planimetrico è formato da una cinta muraria di perimetro irregolare ed un mastio di perimetro quadrangolare. Le parti murarie che rimangono si estendono lungo un ciglio che delimita in sommità la vetta dell'erto colle su cui si trova quanto rimane del castello.
Le mura, sufficientemente leggibili per buona parte del tracciato, presentano diversi varchi di finestre e brandelli di merlatura. Nella parte più elevata del pianoro, si distinguono i resti di quello che potrebbe essere il mastio del castello.
La muratura della cinta più esterna è costituita da pietrame informe, rincocciato con elementi fittili di recupero legato con abbondante malta di calce.
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Prezzi ed orari
Come raggiungere
Autostrada A18 (Messina-Catania), uscita Roccalumera o Taormina (in base alla direzione di provenienza), poi SS114, arrivati in prossimati di Sant'Alessio Siculo si prende la strada che sale verso Savoca (5 km). Arrivati in paese seguite le indicazioni per il maniero.
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Storia
Savoca fu fondata nel 1134 da Ruggero II e si sviluppò intorno alla "Rocca di Pentefur" dove, al tempo della dominazione araba, fu costruito un castello chiamato "Castello Saraceno".
Alla fine dell'XI secolo il gran conte avrebbe raccolto attorno ad una rocca detta Pentafur gli abitanti di alcuni villaggi saraceni, costituendo il primo nucleo abitato di Savoca e sottoponendolo alla giurisdizione del San Salvatore di Messina - Fazello 1817, I, p. 136.
Nel 1150 ca. Idrisi identifica questa località chiamandola Sant 'I.li (in Amari 1880 - 81, I, p. 127). Amari propone di leggere il toponimo Balm ed identifica la località con il casale di Savoca Palmi, riportato da una carta della Sicilia del 1826.
Nel 1282 nella leva promossa da Pietro d'Aragona, Savoca è in condizione di fornire 20 arcieri - Bresc 1986, p. 61.
Nel 1308 - 10 sono menzionati castrum e casale - Sella 1944, p. 56.
Nel 1355 è capitano di guerra e castellano di Savoca Guglielmo Rosso di Messina - Cosentino 1886, passim.
Nel 1356 è menzionato il castrum - Michele da Piazza, p. 306.
Nel 1391 ancora castrum - Silvestri 1887, p. 73.
Nel 1480 il castello viene "ristorato" da Lorenzo II, Archimandrita di Messina - Amico 1855 - 56, II, pp. 455 - 456.
Nella prima metà del XVI secolo il castello è "rifatto in maggior circuito e più magnifica forma" da Diego Requenses - ibidem.
Tale fortezza venne ristrutturata inseguito dagli Arcivescovi di Messina a cui appartenne fino al sec. XVIII. Savoca dunque nasce come città castello: con cinta muraria, uffici amministrativi e giudiziari e due porte, una delle quali è ancora oggi esistente.
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