Verifica gli orari prima di effettuare una visita
Descrizione
Il complesso del Castello di Sant'Alessio si inquadra in posizione isolata, abbracciando i due promontori che caratterizzano l'orografia del capo Sant'Alessio, a sua volta ricadente in corrispondenza del 'passo' della strada, antichissima, che da Taormina conduce a Messina.
I diversi manufatti, non coevi, che lo compongono interessano nell'insieme un lotto di grande estensione e di pianta irregolare e superficie rocciosa. La torre del passo e la torre di guardia si ergono sui due rilievi di cui si è detto, mentre un camminamento murato li collega tramite la valletta intermedia. Sono inoltre presenti alcuni manifatti minori nonchè la cinta muraria. Il tutto si sviluppa pertanto adattandosi all'orografia peculiare del sito, presentandosi, dal punto di vista della difesa militare, pressocchè inattaccabile in quanto avvicinabile soltanto da un fronte.
La collocazione della torre di guardia, inoltre, era tale da permetterle di essere utilizzata per rispondenza con il castel Mola a Taormina, con il capo Sant'Andrea e con il castello di Scaletta. L'impatto visuale del manufatto, realizzata in pietra calcarea, è rilevante e costituisce un'importante emergenza nel paesaggio; e ciò tanto proveniendo da Taormina in direzione di Messina, per effetto della torre di guardia che domina in posizione sommitale con le pareti a picco sul mare, tanto se si procede in direzione di Catania, per la leggibilità del complesso nel suo insieme ed in particolare della massa della cinta muraria.
Il comlesso sorge all'altezza del bivio ove si innesta la strada che da dalla statale 114 orientale sicula sale verso il paese di Forza d'Agrò. L'accesso al forte avviene tramite un percorso a gradoni che dalla stessa strada statale risale la collina del capo sul lato nord, sviluppandosi secondo un tracciato planimetrico ad 'U'. L'insieme delle fortificazioni si caratterizza per la presenza di due manufatti principali, non coevi, come già detto. Si individua un primo fortilizio ad oriente, più esterno, nel quale è ubicata la torre mastra (planimetria 1, area 2), di pianta poligonale irregolare impostata sull'asse longitudinale da sud-ovest a nord-est. La torre, utilizzata nel secolo XVI per la specifica funzione di torre costiera di guardia, venne in seguito inserita nel più ampio sistema difensivo del castello di Sant'Alessio, costituendone l'ultimo ridotto difensivo.
Fra la metà del secolo XVII e l'inizio del secolo XVIII l'edificio venne rappresentato in alcuni disegni munito di merlature di coronamento. Nel secolo XIX la torre, probabilmente in stato di rudere, venne quasi interamente ricostruita sulle preesistenti strutture. Appartengono a questo periodo le numerose regolari feritoie leggibili lungo le sue murature perimetrali. Il fabbricato si compone di un piano fuori terra con orizzontamento sfalsato, suddiviso in due ambienti fra loro comunicanti: il vano principale lungo l'asse longitudinale, con ampia apertura strombata sul fronte sud-ovest, ed un secondo locale sul quale, tramite una scala in legno, si accede alla terrazza di copertura.
Tracce di parziali orizzontamenti, non più esistenti, lungo le murature perimetrali, in corrispondenza di feritoie poste a quote elevate rispetto all'attuale piano di calpestio. Lo spazio adiacente all'ingresso alla torre è all'esterno munito di caditoia a picco sul mare ed era destinato al controllo dle versante sud del capo. L'accesso avviene tramite una scala esterna ad una rampa, costruita direttamente su roccia in posizione trasversale, nell'angolo sud, ed affiancata alla cinta muraria.
Un secondo e più ampio fortilizio (planimetria 1, area 3) resta ubicato sul versante interno del capo Sant'Alessio. L'elemento principale è rappresentato dal torrione cilindrico bastionato (planimetria 1, area 1) che costituisce il fulcro del castello; ad esso era affidata la sorveglianza del versante interno del capo. Intorno alla metà del secolo XVII la costruzione risultava composta dalla torre circolare più interna attorno alla quale, ad una quota inferiore, si sviluppava un percorso di ronda delimitato dalla cinta muraria esterna.
Ad una quota ancora più bassa sono ricavati gli ambienti diposti a sviluppo anulare attorno al nucleo centrale della torre. All'esterno si innestano i cammini di ronda del castello ed i locali destinati agli alloggi del castellano e della guarnigione. In questa fase la costruzione, così come l'intero complesso fortificato, presenta ancora i coronamenti merlati su ambedue le torri concentriche che, nella ristrutturazione condotta all'inizio del secolo XIX, verranno sostituiti da compatte cortine murarie provviste di strette feritoie per i fucili.
All'inizio del secolo XVIII venne realizzato il bastione triangolare addossato al lato occidentale del muro perimetrale e collegato ai locali inferiori tramite una modesta apertura. Il bastione, anch'esso fondato su roccia, è costituito da un percorso perimetrale, in origine coperto, e da un nucleo interno probabilmente destinato a deposito di munizioni. Lungo i muri perimetrali sono ricavate numerose feritoie, mentre a sud è predisposta una piccola batteria da cannone. Nel complesso edilizio sono riscontrabili diffuse trasformazioni ed addizioni avvenute tra il secolo XVI ed il secolo XIX. E'ancora esistente una cisterna sotterranea con vera circolare in muratura intonacata.
Condividi
Prezzi ed orari
Come raggiungere
Autostrada Messina Catania, direzione Catania uscita Roccalumera, prendere la statale 114 vero Taormina, direzione Messina, uscita Taormina sud, prendere la statale 114 per Roccalumera.
Recensioni
La tua esperienza personale può essere di grande aiuto agli altri viaggiatori. Grazie!
Storia
La costruzione del castello avvenne per iniziativa di Alessio I Comneno (1048-1118), l'imperatore bizantino che lottò contro i Normanni e i Turchi. Per la sua collocazione ritenuta decisiva nel caso in cui si fosse svolta una guerra Sant'Alessio subì nel corso dei secoli diverse dominazioni.
Sicuramente il castello appartenne agli Arabi che poi cedettero i loro domini ai Normanni, i quali introdussero cambiamenti sostanziali alla struttura del maniero. La fortezza ospitò anche Carlo V (1500-1558) reduce dalla presa di Tunisi del 1535. Nel 1676 divenne il deposito di viveri della città di Messina durante la contesa tra Francesi e Spagnoli; agli inizi dell'Ottocento gli Inglesi, per difendere la costa dagli attacchi dei Francesi, ristrutturarono la fortezza costruendo la cinta muraria esterna.
Nel 1900 il maniero diventò proprietà di Giovanni Impellizzeri.
Indirizzo: Capo Sant'Alessio, SS114
Facilities
Se sei interessato a questo spazio per il tuo ristorante/locanda/osteria inviaci una mail a info@icastelli.it