Castello Di San Piero Patti

Castello Sicilia, Messina - San Piero Patti

Epoca
XIII Secolo
Visitabile
Si, gratuito
Proprietà
Comune

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Descrizione

Il castello sorge in posizione eminente rispetto all’abitato di San Piero Patti ed insiste sul quartiere denominato “Arabite” che la tradizione mette in rapporto al periodo della dominazione araba.

Il castello, in abbandono già nella seconda metà dell’800, venne utilizzato come cava di materiale lapideo da costruzione da parte degli abitanti dei quartieri limitrofi finché, negli anni ’30 del XX secolo, la realizzazione della nuova scuola elementare ne distrusse anche le poche strutture superstiti. Ad oggi sono ancora visibili brandelli di mura di cinta e la parte basamentale di un torrione quadrangolare realizzati in pietra calcarea appena sbozzata e legata con malta.

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Come raggiungere

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Storia

Nell’ultimo quarto dell’XI secolo, finché visse Ruggero Gran Conte, San Pietro fu demaniale – Argeri, p. 48.

Nel 1195 ca. la località è ricordata come villa – Garufi 1940, p. 85.

Nel 1252 ca. Corrado I, successore di Federico II Imperatore, concede il territorio a Gualtiero e Giuliano De Manna; i De Manna avrebbero costruito il castello su un’altura che forse, precedentemente, aveva ospitato un altro castello – ivi, p. 51 – 52.

Nel 1270 è castellano di San Pietro sopra Patti Pons de Blanquefort che succede a Babillono di Oria (filosvevo); nel 1275 Carlo d’Angiò interviene direttamente in una contesa tra Pons, signore del castello, e il vescovo di Patti – Catalioto 1995, p. 108.

Nel 1277 figura come località con 230 fuochi – Bresc 1986, p. 62.

Nel 1282 nella colletta promossa da re Pietro, San Pietro di Patti può mettere a disposizione 25 arcieri – ibidem.

Nel 1298 è menzionato come castrum – Nicolò Speciale, p. 388.

Nel 1355 la capitania e castellania di Pietro di Patti sono di Berengario Orioles – Bresc 1986, p. 801.

Nel 1356 Federico IV re di Sicilia è ospite nel castello di San Piero di Patti e decide di acquisire la terra e il castello al regio demanio – Argeri, p. 63.

Nel 1377 ritorna infeudato con Berengario Orioles Lanza III, figlio di Manfredo; questi subisce la confisca e la restituzione dei beni sotto re Martino – ivi, p. 64.

Nel 1408 menzionati castello e casale – Gregorio 1791 – 92, II, p. 498.

Nel 1750 ca. il castello è ancora integro e domina l’abitato – Amico 1855 – 56, II, pp. 369 – 370.

Bibliografia

Castelli medievali di Sicilia, guida agli itinerari castellani dell’isola; Regione Siciliana Centro Regionale per l’Inventario la Catalogazione e la Documentazione dei Beni Culturali e Ambientali.

 

Indirizzo: Centro urbano, Via Castello.

Facilities