Il Castello è chiuso per pericolo crolli
Descrizione
La rocca si eleva su una cresta a man dritta del torrente di Tusa verso cui presenta una ripida scarpata che rigira con non minore pendenza verso sud. Le prospezioni effettuate nel 1981 individuarono un vasto recinto entro cui sorgono le fabbriche castrensi che costituiscono il lato occidentale a nord-est del castrum propriamente detto, un torrione quadrangolare su quattro livelli di piano.
Il piano terreno coperto a botte presenta estradosso con tracce di pavimentazione in cocciopesto; i superiori, solai in legno, travi a vista su mensole e dormiente annegato nelle fabbriche.
Due rampe sovrapposte risparmiate nello spessore murario collegano la prima alle successive elevazioni. Sul fronte nord portale a bugne e, al piano nobile, tracce di balconi su mensole e vani provvisti di mostre frontonate. Al piano terra, feritoie strombate verso l’interno. Corpi di fabbrica, nel definire il perimetro, cingono una corte chiusa. L’affresco sulla volta della Chiesa Madre di Pettineo (XVIII – XIX sec.) ricostruisce idealmente il complesso, fondandosi su dati che la tradizione ancor viva nel popolo tramanda; il dipinto rappresenta la torre di sud-ovest provvista di una copertura a volta emisferica.
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Storia
Sorto probabilmente nel XIV secolo, il castello versa oggi in uno stato tale di rovina da rendere impossibile la ricostruzione delle sue fasi costruttive. Unica certezza è l’opera di riadattamento avvenuta presumibilmente a partire dal 1574, quando la baronia ed il castello passano a Paolo Ferreri; in tale epoca vi fu probabilmente l’innalzamento dei corpi di fabbrica a Nord, la costruzione del portale e l’eliminazione di una porzione muraria tra la torre e la parte occidentale della fortezza. Anche le balconature del piano nobile risalgono probabilmente a quest’epoca.
Nel 1271 Pettineo è menzionato come casale;
Nel 1331 viene citata la presenza di una motta nei pressi del casale: casale et quandam mottam in territorio dicti casalis edificatam et constructam per habitacionem hominum casalis predicti vocati Pectinei – Li Gotti, 1956, p. 164.
Ne 1408 viene ricordato il castello e la terra di Pettineo.
Bibliografia
Castelli medievali di Sicilia, guida agli itinerari castellani dell\'isola; Regione Siciliana Centro regionale per l\'Inventario la Catalogazione e la Documentazione dei Beni Culturali e Ambientali, 2001.
Indirizzo: Via Castello
Facilities
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