Il Castello è chiuso per pericolo crolli
Descrizione
Il Castello di Francavilla sorge su un rilievo isolato al centro della Valle dell'Alcantara, in corrispondenza di un suo restringimento ed alla confluenza del fiume San Paolo. Dal castello si domina, oltre l'abitato, anche il corso del fiume Alcantara che proprio nella strettoia sotto la rupe del castello veniva attraversato da un ponte del quale permangono le rovine. L'antico ponte (in arabo 'Al Qantarah') può essere osservato da vicino seguendo il sentiero natura de 'Le Gurne', un suggestivo percorso che porta alla scoperta di antichi mulini, sfruttati per la produzione di energia elettrica (tra i primi in Italia), e dei meravigliosi laghetti (gurne) che forma l'Alcantara in questo tratto, proprio sotto il castello di Francavilla. Purtroppo dobbiamo segnalare che la segnaletica di questo percorso è stata danneggiata e quasi distrutta negli ultimi due anni, ed ancora una volta l'ignoranza e l'inciviltà di pochi 'indigeni locali' va a scapito della fruizione turistica e culturale dei molti turisti stranieri che visitano la Valle.
Il castello è dominato a distanza dal castello grande di Castiglione, che si trova ad una quota molto più elevata, ma domina visivamente tutta la parte più bassa della Valle dell'Alcantara. Il castello di Francavilla è inoltre in comunicazione visiva con Motta Camastra.
La parte sommitale del castello è costituita da uno strettissimo corpo di fabbrica con almeno tre elevazioni, che si adatta alla cresta del rilievo su cui si erge il castello. Nella parte centrale, sporgendo verso il lato che guarda l'Alcantara, una possente opera a scarpa ha permesso l'edificazione di una torre centrale, con probabili funzioni di mastio, dove erano locali più ampi.
Un'altra torre, della quale avanza uno slanciato spezzone murario con un cantonale in pietra lavica ad angolo ottuso, chiudeva il corpo principale del castello in corrispondenza dell'accesso meridionale lungo la cresta.
Due avamposti, rispettivamente a nord e sud sulla cresta rocciosa, uniti alla parte centrale del castello da basse mura e posti alla distanza di qualche decina di metri dal maschio, impedivano l'accostamento e controllavano i due probabili accessi alla fortezza.
Il castello è attualmente allo stato di rudere e necessita urgenti lavori di consolidamento e di restauro, affinchè il maniero possa conservarsi nel tempo e soprattutto possa essere fruibile a visitatori e turisti. Le rovine del castello promanano un fascino unico per la loro collocazione e sarebbe un vero peccato lasciarle ulteriormente nel degrado in cui versano. Ci auspichiano che anche l'Ente Parco Fluviale dell'Alcantara posso realizzare le adeguate pressioni sulle autorità preposte alla sua salvaguardia. Intanto ancora ad oggi (luglio 2011) le rovine sono lì, silenziose e solitarie, a dominio della Valle, in attesa di una valorizzazione adeguata all'interno del circuito castellano dell'area etnea.
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Prezzi ed orari
Come raggiungere
Il comune di Francavilla di Sicilia si può facilmente raggiungere attraverso due strade:
1) per chi proviene da Messina, autostrada A18, uscita Giardini Naxos, prendere poi la strada statale 185, direzione Gaggi e quindi Francavilla.
2) per chi proviene da Catania, autostrada A18, uscita Fiumefreddo di Sicilia, prendere la strada che porta a Calatabiano. Arrivati in paese seguire le indicazioni per il Castello di Calatabiano, proseguire per la strada che passa sotto il colle del maniero e seguire tale strada fino a Mitogio. Superato il fiume Alcantara attraverso il piccolo ponte di Mitogio si arriva sulla strada statale 185 e proseguire quindi per Francavilla.
Il castello si può raggiungere attraverso due percorsi:
1) uno scosceso sentiero che parte dalla Matrice Vecchia alle spalle del Campanile;
2) seguendo il sentiero della Via Dietro Castello che, costeggiando il corso dell'Alcantara, permette di percorrere interamente la base del colle su cui sorge il castello.
Recensioni
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André Marèk
- 12/09/2011
Storia
Immersa nella nebbia permane l'origine effettiva dell'insediamento di Francavilla. Nel caso specifico le fonti storiche non collimano del tutto con i dati archeologici. Si sconosce la data di fondazione. Una leggenda vorrebbe l'origine del paese da uno stanziamento di coloni franchi, voluto da Carlo Magno. In realtà non esistono prove documentarie, né tanto meno materiali, che possano confermare siffatta ipotesi.
Rinvenimenti archeologici riconoscono la presenza di una frequentazione greca tra il V ed il IV secolo a.C., ma solo durante l'epoca bizantina è permesso quantificare i dati di un eventuale insediamento. Circa due chilometri ad ovest di Francavilla giace su di uno sperone di roccia calcarea il monastero di Motta della Placa o S. Salvatore della Placa. L'origine normanna dell'intero complesso monasteriale è assicurata dai diplomi di fondazione, che risalgono già agli anni di Ruggero I d'Altavilla. Ma sempre dai medesimi diplomi si apprende della preesistenza al complesso normanno di edifici sacri di origine bizantina, rovinati in parte o del tutto dalla dominazione araba.
Purtroppo il monastero della Placa presso Rocca Badia rappresenta solo un indizio, per quanto concreto, della probabile frequentazione bizantina nella zona dell'attuale comune di Francavilla. Le rovine del castello non sono in grado di sciogliere l'alone di mistero che avvolge la zona. Infatti non è possibile stabilire della fortezza la effettiva origine cronologica. Che si tratti di un edificio normanno è probabile, sebbene il tipo di muratura in alcune parti tradisce una genia aragonese. Sembra del tutto improbabile comunque che un popolo così attento alle postazioni militarmente strategiche come i normanni, non approfittasse di un colle tanto magnifico per posizione e difendibilità.
In realtà Francavilla ed il suo comprensorio comunale nascondono ben più di quello che all'apparenza mostrano. Solo ulteriori indagini sul campo potranno dissolvere la fitta nebbia che circonda le origini del paese.
Bibliografia
Amico V., Dizionario topografico della Sicilia, tradotto e annotato da Gioacchino Di Marzo, 2 voll., Palermo 1855-56;
Arcidiacono S., Privitera F., Guida alla valle dell\'Alcantara, Catania 1998;
Cordaro Clarenza V., Notizie per Francavilla, Catania 1848;
De Roberto F., Randazzo e la valle dell\'Alcantara, Bergamo 1909;
Terranova C., I castelli dell\'Etna, in Etna, il vulcano e l\'uomo, Catania 1993.
Indirizzo: Colle che sovrasta il paese, accesso da Piazza della Matrice Vecchia
Facilities
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