Castello Cupane Di Acquedolci

Castello Sicilia, Messina - Acquedolci

Epoca
XV Secolo
Visitabile
Si, gratuito
Proprietà
Privata

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Descrizione

Il castello, sorto sul lido di San Fratello, detto delle Acque Dolci, è situato al margine orientale dell'attuale abitato, fondato all'inizio del XX secolo a seguito della frana che danneggiò il vecchio centro.

Il maniero, detto anche castello del barone Cupane, oggi in stato di rudere, dista poche decine di metri dalla battigia del mare e ne rimane isolata dal tracciato della linea ferrata. Nel territorio circostante sulla sommità del Monte Vecchio che sovrasta l'abitato attuale, si segnalano resti di un grosso insediamento, che si vuole identificare con l'antica Apollonia, oltre che la Chiesa ed il monastero dei SS. Alfio, Filadelfio e Cirino; mentre alla base del rilievo montuoso si registra la presenza della grotta di San Teodoro, antropizzata fin dal paleolitico.

I resti del fabbricato rimangono isolati rispetto all'edificato urbano, per essere spiccati su un banco roccioso che li delimita da est e da nord. Alla torre di guardia preesistente (XIV-XV secolo) si affianca un complesso fortificato in stato di rudere con impianto a corte (XVII-XVIII secolo).

Di questo edificio, originariamente residenza baronale, è leggibile un'organizzazione su due livelli con depositi al piano terreno, direttamente accessibili dalla corte, ed ambienti passanti ai livelli superiori.
La torre, del tipo a pianta quadrata, è in posizione isolata rispetto alla residenza baronale. Intorno alla metà di questo secolo, la parte sommitale della torre ha subito un grave collasso e successivamente le strutture superstiti pericolanti sono state parzialmente demolite.

Allo stato attuale la parte basamentale è ancora leggibile anche se è sostanzialmente coperta dai materiali derivanti dal crollo. Non è pertanto possibile descrivere l'organizzazione degli spazi interni.
Relativamente al complesso sei-settecentesco l'impianto è rettangolare; con schema icnografico a corte con due torrette a pianta circolare dislocate nelle estremità del fronte settentrionale. La torre, che si presenta isolata rispetto alle altre strutture, ha pianta quadrata.

La tecnica muraria è ad opera incerta in pietra rozzamente sbozzata e incocciata con laterizi e malta, lasciata a vista. Da immagini precedenti il crollo, pare che i quattro angoli della struttura fossero rinforzati da cantonali costituiti da grossi blocchi di pietra squadrati.

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SALVATORE EMANUELE - FIRENZE

SALVATORE EMANUELE - FIRENZE

  • 15/10/2014

Un luogo del cuore che ha una storia antica a partire dal xv secolo. Perché ritorni agli antichi splendori è necessaria la presa in considerazione e fattiva del FAI.

Storia

Nel 1150 ca., Idrisi cita, a dodici miglia da Caronia, la località di 'Alqamàrah che Amari identifica con Acquedolci.

La torre sorge a difesa del caricatore (XV secolo), infatti nel 1405, sotto re Martino I, si decide la costruzione di una torre in fogia flumarie que est in medio Sancti Fratelli et Caronie e la stessa si inserisce nell'ambito del sistema delle torri costiere di difesa.
Del 1406 è la prima attestazione documentaria del castello o piuttosto della torre. Nel 1499, Anton Giacomo Larcan richiede ed ottiene di stabilire un caricatore di frumento sul sito già presidiato da una torre di difesa.

 

Indirizzo: Via Castello, SS113

Facilities

  • Panorama

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