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Come raggiungere
Da Paternò prendere la strada statale 192, superato Schettino, dopo qualche chilometro si arriva ad un bivio, a destra si va per il famoso ponte saraceno, a sinistra verso Carcaci e Troina. Si giunge poi ad un antico ponte del secolo XVIII, con degli obelischi all'inizio ed alla fine. Appena giunti alla fine del ponte prendere la strada a destra, e dopo circa un chilometro si arriva al borgo di Carcaci.
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Storia
La nascita dell' urbanizzazione di Carcaci risale alla venuta dei Normanni in Sicilia, che nel 1061, cingendo da assedio Centuripe, si accamparono nella vallata, ai margini del fiume Simeto dove ora sorge il borgo. Risale a quell' epoca, probabilmente, la prima costruzione, una torre quadrangolare che più tardi è stata inglobata nelle successive costruzioni. Da quel lontano 1061 ad oggi, il borgo, diventato poi baronia ed ancora comune ed infine frazione di Centuripe, ha vissuto alterne vicende di splendore e decadenza fino all' attuale quasi totale abbandono. Il primo acquisitore del fondo di Carcaci fu, intorno al 1200, Giovanni de Raynero. Dopo varie successione si arriva a Giovanni Spatafora che nel 1453 ottenne dal re Alfonso la solenne investitura della baronia di Carcaci.
Nel 1575 gli eredi vendettero la baronia a Ruggero Romeo che fece grandi opere di irrigazioni. Nel 1602 la baronia fu ancora venduta a Nicola Mancuso, Barone di Fiumefreddo, ma passò ben presto (1630) a Gonsalvo Romeo Gioieni per espropriazioni nelle prime notizie del numero degli abitanti di Carcaci.
Indirizzo: Borgo Carcaci
Facilities
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