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Descrizione
Il Castello di Calatasudemi (detto anche 'la Pietra') sorge al centro di un vasto territorio agricolo formato da colline di modestissima elevazione. La Pietra è un grande affioramento roccioso (rupe calcarenitica) di colore grigiastro che emerge dallo sfondo dei campi, imponendosi come unico punto forte del paesaggio circostante.
Intorno alla rupe si raccolgono frammenti di ceramica databili dall'età del bronzo fino al basso medioevo che fanno propendere per l'ipotesi di una lunga occupazione del sito.
La Pietra è orientata nord-ovest/sud-est ed ha le seguenti dimensioni: 70 metri in lunghezza, 40 metri in larghezza e circa 30 metri in altezza.
L'interno, scavato su quattro livelli comunicanti con scale e corridoi, è dotato di numerosi ambienti con funzioni diverse: stanze, magazzini, silos, cisterne e stalle. Un lungo corridoio (30 metri circa) attraversa tutta la rupe in senso nord-sud, aprendosi verso l'esterno tramite aperture la cui funzione difensiva non è da escludere.
La Pietra di Calatusudemi rappresenta un bell'esempio di insediamento rupestre fortificato alla stessa maniera del più celebre 'Castello' di Cava d'Ispica. Mancano resti murari fuori terra. Alcuni tagli artificiali sono dovuti ad una utilizzazione come cava di pietrame.
La Pietra, utilizzata praticamente fino a oggi, si trova in un discreto stato di conservazione, ma la mancanza di deposito negli ambienti dei vari livelli non consente alla ricerca archeologica di intervenire all'interno del monumento.
Rimane comunque la possibilità di verificare, in profondità, l'articolazione cronologica dell'area abitata immediatamente circostante la rupe.
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Storia
La datazione della 'Pietra', come nel caso di molti monumenti rupestri ed ipogeici, appare problematica. L'identificazione col trecentesco castrum Petre Calathasundemj è certa ma non esistono attestazioni documentarie precedenti; e ciò anche se il toponimo arabo formato con qal'a (fortezza, rocca) permette di risalire con sufficiente certezza almeno all'epoca normanna.
L'utilizzazione del complesso in pratica fino ad oggi e la mancanza di deposito all'interno degli ipogei rende inoltre impossibile ogni verifica archeologica.
Bibliografia
Bresc H., Motta, Sala, Pietra: un incastellamento trecentesco in Sicilia, in "Archeologia Medievale", II, pp. 428-432, 1975;
Giustolisi V., La Petra di Calathasunderj e la "statio Pitiniana", Palermo, 1988;
Maurici F., Castelli Medievali in Sicilia. Dai Bizantini ai normanni, pp. 34-35, Palermo, 1992.
Mauruci F., L\'insediamento medievale nel territorio di Agrigento: inventario preliminare degli abitati (XI-XV secolo), in "Sicilia Archeologica", 83, p. 58, 1993.
Indirizzo: Contrada della Pietra
Facilities
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