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Descrizione
Il Castello di Rivara, sede storica del Cenacolo di pittori della Scuola di Rivara, situato a 30 chilometri da Torino nelle valli del Canavese, è un complesso composto da tre edifici indipendenti: il Castello Medievale (sede del MUSEO D’ARTE ITALIANA 1985-2010), la Villa Neobarocca e le Scuderie, immersi in un parco di oltre 45.000 mq.
Ha a disposizione uno spazio espositivo multifunzionale di 2.530 mq e numerosi atéliers e camere dove abitualmente sono ospitati artisti italiani e stranieri. La direzione artistica è affidata dal 1985 a Franz Paludetto.
Hanno dato il loro contributo al progetto e all'organizzazione: Jean-Cristophe Ammann, Mirella Bandini, Renato Barilli, Heinz Baumüller, Luca Beatrice, Giorgina Bertolino, Enzo Bodinizzo, Sebastiano Brizio, Daniel Buchholz, Benjamin H.D. Buchloh, Herbert Burkett, Kate Bush, Dan Cameron, Pierandrea Casati, Saretto Cincinelli, Gail Cochrane, Vittoria Coen, Claudia Colasanti Canovi, Emanuela De Cecco, Edoardo Di Mauro, Paolo Fossati, Alessandra Galletta, Albino Galvano, Olga Gambari, Dan Graham, Elio Grazioli, Marlis Grùterich, Martin Hentschel, Fritz Heubach, Anthony Iannacci, Mike Kelley, Roberto Lambarelli, Corrado Levi, Dirk Lukow, Kate Macfarlane, Gregorio Magnani, Robert Nickas, Hans-UIrich Obrist, Luca Piciocchi, Hermann Pitz, Francesco Poli, Anne Rorimer, Gabriella Serusi, Serena Simoni, Raimund Stecker, Ursula Trüdenbach, Giorgio Verzotti, Angela Vettese, Vera Vita Gioia, Emilio Villa, Benjamin Weil, Denys Zacharopoulos, Alberto Zanchetta.
Hanno lasciato a Rivara una traccia della loro presenza artisti come: Allan McCollum, Felix Gonzalez-Torres Paul McCarthy Charles Ray, Matthew McCaslin, Raymond Pettibon, Jeffrey Vallance, Dan Graham Gordon Matta-Clark, Polly Apfelbaum, Maureen Connor, Haha, John Bowman, Grenville Davey, Craig Wood, Angela Bulloch, Abigail Lane, Gerard Williams, Kate Davis, Michael Landy, Dean Whatmuff, Hermann Pitz, Bernhard Prinz, Andreas Exner, Marcel Odenbach, Jürgen Drescher, Wolfgang Schlegel, Ulrich Erben, Candida Höfer, Pia Stadtbäumer, Gisela Bullacher, Renate Ranebach, Michael Bach, Horst Schuler, Andreas Schön, Michael van Ofen, Wolfgang Staehle, Hermann Nitsch, Walther Obholzer, John M. Armleder, Dominique Gonzales-Foerster, Marco Mazzucconi, Sasa Giusto, Nicus Lucá, Paola Mattioli, Stefano Arienti, Sergio Ragalzi, Salvatore Astore, Luca Vitone, Maurizio Arcangeli, Maurizio Vetrugno, Umberto Cavenago, Eva Marisaldi, Mario Airó, Carlo Guaita, Maurizio Cattelan, Gianni Piacentino, Pierluigi Rolando, Aldo Mondino.
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Prezzi ed orari
Come raggiungere
Da Torino:
Tangenziale Torino-Caselle, uscita 3, direzione Rivarolo, poi uscita Lombardore, direzione Rivarossa, Rivara.
Da Milano:
Autostrada A4 (Milano-Torino), uscire a Santhià e prendere l'autostrada A5 (Torino-Aosta). Uscire a San Giorgio e prendere in direzione Rivarolo, Favria proseguendo poi fino a Rivara.
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Storia
Il complesso di Rivara è costituito da più edifici: un maniero medievale ed un palazzo neobarocco, meglio conosciuti come il castello superiore (o castello vecchio) ed il castello inferiore (o castello nuovo), da un corpo di scuderie e dal parco che si estende su tutta la collina.
Il Castello Superiore fu edificato nel XII secolo dai Conti di Valperga ed è situato in modo da dominare la strada verso la montagna; il Castello Inferiore, rivolto invece verso la pianura, venne costruito dai Conti Discalzi nel secolo XIII in modo da opporsi, anche visivamente, al potere che i Valperga esercitavano sul feudo.
Dall'inizio del secolo XIV, con l’estinzione della famiglia dei Discalzi, entrambi i castelli divennero di proprietà dei Valperga, ai quali rimasero fino alla fine del '700 seguendo le alterne vicende dei loro proprietari. Nel XV secolo il castello superiore divenne sede dell'Inquisizione che vi tenne i processi alle streghe di Forno e di Levone, le quali venivano imprigionate nelle carceri del castello.
All'estinzione della famiglia Valperga i castelli passarono al Patrimonio Regio ed alla fine del secolo scorso furono acquistati dal banchiere torinese Carlo Ogliani che ne affidò i restauri all'architetto Alfredo D'Andrade. Egli decise di attuare sul castello superiore un lavoro di ripristino dell'originaria struttura medievale e trasformare invece il castello inferiore in una lussuosa residenza di campagna dove l'ala ovest fu restaurata in stile neogotico e la manica lunga in stile neobarocco.
La famiglia Ogliani, che acquistando il complesso aveva voluto salvarlo dal degrado, lo fece rivivere anche grazie alla presenza degli artisti della "Scuola di Rivara". Erano questi pittori che, sin dal 1860, si ritrovavano a Rivara per dipingere en plein air anticipando il movimento degli impressionisti francesi. Del cenacolo di artisti che si riuniva al castello, facevano parte personaggi della levatura di Pittara, Avondo, Pastoris, D'Andrade, Rayper e Teja.
Dalla fine degli anni '60 del Novecento il Castello è stato di fatto abbandonato con conseguente notevole degrado dei vari corpi di fabbrica e del parco fino all'estate 1985, quando è stato acquistato dalla Società Cooperativa Castello di Rivara, sotto la direzione artistica di Franz Paludetto, che ha nuovamente destinato questi spazi all'arte.
Dal 1985 il Castello, già sede del Cenacolo di Rivara, ha riaperto i suoi spazi all'arte, sotto la direzione di Franz Paludetto. Il Centro d'Arte Contemporanea ha a disposizione uno spazio espositivo e numerosi atélier dove sono ospitati artisti italiani e stranieri, analogamente a quanto accadeva nell’Ottocento. La mostra sulla Scuola di Rivara segnerà un momento di riflessione sul tema della continuità tra passato e presente. Tramite la rievocazione del legame storico con la struttura, la pittura ottocentesca si riappropria per alcuni mesi di spazi oggi destinati all’arte contemporanea.
CRONOLOGIA
1163: Giulio del Canavese, insignito della dignità di conte di Valperga da Federico Barbarossa, fortifica la rocca facendone la residenza stabile dei conti che esercitavano il loro potere su Forno, Busano e Rivara.
1236: il nipote di Guido del Canavese, Corrado, dà il vero e proprio avvio alla fiorente casata dei Valperga - Rivara fortificando il castello. Iniziano i contrasti con la famiglia Discalzi, la cui nobiltà pare precedente a quella dei Conti di Valperga.
XIV sec.: estinzione della famiglia Discalzi. II castello passa a Corrado Valperga.
1339: discordie fra i conti di Valperga e San Martino; il castello superiore viene incendiato e ricostruito. Viene anche costruito il muro di cinta intorno al paese in modo da costituire un unico complesso fortificato.
XVI sec.: frequenti conflitti franco-spagnoli. I castelli sono più volte assaltati e danneggiati gravemente.
1793: con l’estinzione della casata dei Valperga, il complesso passa al patrimonio regio. I castelli vengono spogliati di tutti gli arredi e gli ornamenti.
1802: durante il governo francese, Napoleone dona il castello al generale Jourdan, che lo restituirà al demanio nel 1814.
1832-1859: il complesso ospita la Reale Accademia Militare. I1 castello inferiore viene ampliato.
1871: il complesso viene acquistato dal cav. Carlo Ogliani che affida i restauri all’architetto di origini portoghesi Alfredo D'Andrade.
1900-1950: la proprietà passa alla famiglia Passerin d'Entreves Arborio di Gattinara.
1985: acquistati dalla Società Cooperativa Castello di Rivara, i castelli iniziano la loro attività come Centro d'Arte Contemporanea.
Indirizzo: Piazza Sillano, 2
Facilities
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