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Descrizione
L'attuale aspetto di fortezza del castello è dovuto ai tanti interventi di ristrutturazione e ampliamenti che si sono susseguiti nel tempo. Le modifiche più rilevanti risalgono al periodo che va dal XV al XVII secolo.
Al centro della facciata meridionale spicca lo stemma della famiglia. La rocca permette una veduta panoramica che va dalla torre di Mandello ad ovest alla rocca di Briona ad est.
Nel lato occidentale si trova un imponente muraglione trecentesco, coronato da eleganti merlature e da fregi in cotto; al di sotto di esso rimane il fossato protettivo che prevedeva un ponte levatoio pedonale.
Al centro del lato meridionale, rivolta verso la via principale del paese, si innalza la rocca quattrocentesca vera e propria dei Caccia, con una pianta quadrata.
Appena sotto le caditoie si notano sette grandi aperture circolari, quattro sulla facciata sud e tre sulla facciata est, che erano utili in caso di battaglia per difendersi dagli invasori sparando con le bomberdiere. Tra i merli e le caditoie, invece, è collocata una serie di piccoli fori circolari probabilmente destinati agli archibugi.
La rocca che possedeva anticamente un fossato difensivo disponeva di un ponte levatoio. Il complesso del castello comprende verso est altri edifici di epoca rinascimentale e barocca, tra i quali la chiesa privata oltre alla maestosa rocca così ben conservata. Fra questi edifici, spicca un palazzo quattrocentesco denominato "Vescovado", che nel Seicento fu trasformato in una aristocratica residenza di campagna.
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Prezzi ed orari
Come raggiungere
Autostrada A4 (MI-TO) uscita Biandrate
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Storia
Sono stati ritrovati nel 1952 dei reperti del I secolo d. C. che rappresentano le tracce di un insediamento di età romana. L'origine della fortificazione risale al medioevo e apparteneva alla potente famiglia dei Da Camodeia, illustre soprattutto tra Duecento e Trecento.
Nei primi anni del Quattrocento l'antica fortezza dei Da Camodeia, insieme con i vasti territori circostanti fu acquistata dalla ricca e potente famiglia novarese dei Caccia da Mandello, che verso la fine di quel secolo operarono una profonda ristruttturazione, innalzandovi nell'angolo sud-ovest una rocca.
Bibliografia
Paesi fra Collina e Sesia - Provincia di Novara 1995 a cura di Franco Dessilani
Liber Chronicus dell'Istituto San Gerolamo, dalla fondazione all'anno 1918, Manoscritto di R. Lucca
A.P.F. - Libro della Chiesa di Farra, 1646 - 1653
C. Bascapé - Novaria seu de Ecclesia Novariensi, Novara 1612
A. Ceruti - Statuta communitatis Novariae, Novara, 1879
P. Azario - Liber Gestorum in Lombardia, a cura di F. Cognasso, Bologna, 1926 - 1939
M.G. Virgili - Le Carte di Biandrate dell'Archivio Capitolare di Santa Maria, Novara, 1965
G. Andenna - Andar per Castelli, Disegni di B. Polver, Torino, 1982
G. Andenna - Il Mondo Novarese, Novara, 1999
G. Ferraris - La Pieve di Santa Maria di Biandrate
Indirizzo: Via Roma
Facilities
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