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Descrizione
La struttura della fortezza di Sarzanello potrebbe essere assunta come esempio delle tecniche costruttive militari del XV secolo. La sua realizzazione parrebbe influenzata dalle teorie del famoso architetto militare Francesco Di Giorgio Martini, cosa non documentata, ma é certo che il Francione, come Martini, aveva l'obiettivo di dotare la fortezza degli accorgimenti e degli elementi difensivi idonei a renderla sicura rispetto alle nuove tecniche di assedio tardo-medievali, che vedevano l'impiego di armi da fuoco.
Il complesso nella sua totalità ha una pianta romboidale, suddivisa in due grandi triangoli, di cui uno rappresenta il corpo principale della fortezza e l'altro, posto di fronte all'accesso del primo, costituisce un rivellino di dimensioni e proporzioni considerevoli (lato di 16 metri).
Il corpo triangolare principale é caratterizzato dalla presenza di bastioni circolari agli angoli. La forma triangolare e la presenza dei bastionindi dimensioni generose furono studiati per facilitare la difesa, poiché da ogni bastione é assai facile controllare e difendere i due lati della fortezza anche con il tiro incrociato e perché in tal modo si offre all'offesa dell'eventuale aggressore una minor porzione di mura rispetto alle forme rettangolari delle fortificazioni sorte in epoca precedente. Anche la stessa forma circolare, che sostituisce gli spigoli delle torri medievali, e' voluta per rendere la struttura piú "sfuggente" e meno vulnerabile rispetto all'impatto dei colpi d'artiglieria. Per la stessa ragione le mura perimetrali presentano una scarpa molto pronunciata e una porzione verticale minima, al di sopra di un cordone marcapiano in marmo che corre intorno a tutto il perimetro. Questa caratteristica, presente anche nel rivellino, rende la muratura meno fragile. L'aspetto del perimetro del corpo principale si completa con la presenza di un apparato a sporgere costituito da beccatelli e archetti. Solo nel torrione di San Giorgio, rivolto a nord, e nei parapetti dei due lati ad esso adiacenti, è presente una merlatura ghibellina la cui realizzazione si fa risalire ad un restauro relativamente recente ('800). Attualmente sono presenti in alcuni punti della fortezza, come nel caso dell'accesso al corpo principale, dei ponticelli in muratura che sostituiscono precedenti ponti levatoi, che consentivano di rendere assolutamente isolata la fortezza. Lungo tutto il perimetro e anche sul rivellino vi sono aperture per bocche di fuoco, le cui postazioni sono collegate da gallerie che corrono a livello del piano del fossato. Vi si accede dal mastio. All'interno della fortezza la struttura si mantenne assolutamente essenziale, con due rampe di scale che portano al livello degli spalti. Gli edifici interni sono limitati a due fabbricati realizzati nel settecento ed utilizzati come alloggi per i militari, con all'interno i relativi camini e in uno di essi una piccola cappella inglobata nella struttura poiché preesistente alla realizzazione degli alloggiamenti. Ovviamente si aggiunge a queste costruzioni un importante mastio, che si presenta con un aspetto volutamente più elegante rispetto al resto della struttura e realizzato con materiali di maggior pregio, come il marmo bianco dei beccatelli e di alcuni particolari all'interno. Esso doveva essere l'abitazione e la sede operativa del capitano della guarnigione presente nella fortezza e anch'esso poteva essere a sua volta isolato in caso di assedio rispetto al resto della fortezza, grazie ad un ponte levatoio oggi sostituito da un ponticello in muratura. Nei vari piani della torrAda base rettangolare sono presenti un camino, un pozzo (per garantire autosufficienza), un forno per la panificazione all'interno di una porzione del primo piano che presenta anche un camino e una specie di banco per la lavorazione degli alimenti. La presenza di alcuni dettagli particolarmente eleganti, come capitelli stipiti e architravi in marmo confermano la funzione anche di rappresentanza che la torre doveva avere nel contesto del complesso della fortezza. Alla sua base un paio di piccole celle, considerate prigioni, dotate di rudimentali servizi igienici. Dalla base del mastio si accede alle gallerie che percorrono tutto il perimetro della fortezza, con le postazioni per le bocche di fuoco; attraverso di queste si giunge ad un ambienete interessante, posto alla base del torrione detto "della campana": si tratta di una grande sala circolare con numerose prese d'aria che doveva avere una funzione legata al deposito di armi e polveri da sparo. Singolare l'acustica di questa sala voltata, scaturente dalla particolare conformazione con un foro posto al centro della volta, probabilmente volto a favorire il deflusso di fumi derivanti dalla presenza dei pezzi d'artiglieria posti a raffreddare.
A collegare il triangolo primario della fortezza e il generoso rivellino si trova oggi un ponte in muratura sicuramente non presente in origine. Sull'apparato a sporgere del rivellino resta solo una minima parte del sistema di parapetti arrotondati che e' tipico delle fortezze dell'epoca, sempre per ragioni difensive dovute all'avvento dell'artiglieria, e che si può ancora osservare sui due bastioni privi di merlatura.
ALTRE INFORMAZIONI
Attualmente nella fortezza di Sarzanello vengono organizzate numerose iniziative volte a mantenerla viva e a stimolare la fruizione della stessa. Si va dalla possibilità di affittare gli spazi per cerimonie e altri eventi, all'opportunità di organizzarvi feste di compleanno per i piú piccoli. Esiste una postazione multimediale da cui é possibile fruire di un contributo audio-video per approfondire la conoscenza del luogo.
Durante la nostra visita abbiamo incontrato personale all'ingresso estremamente disponibile.
testo di Christian Bobbola
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Prezzi ed orari
Come raggiungere
La Fortezza di sarzanello si può raggiungere in auto, a piedi o con mezzi pubblici.
in auto
* autostrada A12 (Genova - Rosignano) * uscire al casello di Sarzana * procedere verso il centro per tre semafori (Via Brigata Partigiana Muccini) * dopo il terzo semaforo proseguire per 500 mt (Viale Mazzini) * svoltare a sinistra in Via alla Fortezza seguendo le indicazioni La Fortezza dispone di un ampio parcheggio pubblico e gratuito Per chi possiede il navigatore, queste le coordinate: 44.06.54 N 9.58.15 E
a piedi
Uscendo dal centro storico di Sarzana (via Mazzini) verso sud, ossia porta Romana. Attraversare i giardini e proseguire in via San Francesco per 300 metri. Prendere il sentiero in acciottolato che sale verso destra, proseguire per altri 300 metri, giungendo ai piedi della fortezza. Tempo di percorrenza dal centro storico di sarzana 15 minuti circa.
in treno
scendere alla stazione ferroviaria di Sarzana. Di fronte si trova la stazione taxi oppure proseguire verso il centro storico e seguire le indicazione della sezione "a piedi". Tempo di percorrenza 20 minuti circa.
bus
utilizzare il "prontobus" Sarzana di ATC (bus a chiamata) - numero verde per prenotazione e informazioni 800084577
Recensioni
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Storia
Le prime notizie circa l'esistenza di una fortificazione militare sulla collina occupata dalla fortezza, risalgono al 963, quando viene citata in un diploma dell'imperatore Ottone I, che ne concedeva il possesso al Vescovo di Luni, unitamente ad altri cinque "castra". E' ragionevole ritenere che vi fossero edifici militari gia' in precedenza, vista la posizione idonea al controllo della sottostante pianura dove scorre il fiume Magra. La fortificazione del X secolo non appariva assolutamente come oggi possiamo osservare la fortezza detta di Sarzanello. Si trattava di una cinta muraria caratterizzata dalla presenza di una torre e di un paio di altri edifici di una certa importanza, insieme ad alcune case. La costruzione della fortezza nella sua struttura attuale, peraltro di poco modificata nei secoli, partí nel 1493 per volontà di Lorenzo de' Medici (il Magnifico), che a seguito della vittoria contro i Genovesi aveva l'esigenza di rafforzare le difese del proprio territorio in questa zona di confine con interritori di Genova. La realizzazione della fortezza segui cronologicamente la costruzione della cittadella (altro edificio con la conformazione di fortezza militare) in Sarzana, sempre per presidiare fortemente la zona di confine. Infatti la costruzione della fortezza sul colle e' affidata allo stesso architetto impegnato nella costruzione della cittadella, Francesco di Giovanni, detto "il Francione", insieme a Luca del Caprina. La realizzazione della nuova fortezza comportó la demolizione delle precedenti strutture alto-medievali. Nel 1494 i Medici consegnarono Sarzana e Sarzanello a Re Carlo VIII, disceso dalla Francia e intenzionato a conquistare il regno di Napoli. All'epoca i lavori non erano terminati e così sarà sino al 1502, quando Pietro Bianciardo e Matteo da Cividali completeranno la fortezza seguendo fedelmente l'originario progetto del Francione, ispirato alle teorie sull'architettura militare di Francesco Di Giorgio Martini, con la costruzione del grande rivellino, in cui fu inglobata la torre dell'originario cassero, ultima superstite delle precedenti fortificazioni. A quel tempo Sarzana e la fortezza di Sarzanello erano passati sotto la proprietà del Banco di San Giorgio di Genova.
La fortezza non ha vissuto, sulla base delle notizie a noi giunte, significativi eventi bellici, cosa che ha consentito di osservarla oggi sostanzialmente nella sua conformazione originaria. Si sa che nel corso della guerra di successione austriaca la fortezza fu occupata dai francesi e fu sede di uno scontro con le truppe austriache. Nell'Ottocento la fortezza scampó invece per fortuna alla demolizione, già ordinata dal prefetto napoleonico e poi non eseguita. Ad evidenziare poi il fatto che l'imponente edificio non fosse piú ritenuto strategico, c'é la messa in sicurezza con veloci restauri e la nomina di un custode, decisa dal governo sabaudo.
testo di Christian Bobbola
Bibliografia
"Fortezza di Sarzalenno" - su una terra di confine - monografia sulla fortezza a cura di Earth scrl - Sagep 2003 genova
Indirizzo: VIA ALLA FORTEZZA SARZANA
Facilities
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