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Descrizione
I ruderi del castello di Partistagno sono ubicati sul colle prospiciente l'omonimo abitato in comune di Attimis, lungo la strada per Faedis. Nel complesso castellano di Partistagno, il progetto comprende la realizzazione del Nuovo Museo Archeologico Medioevale in sostituzione della struttura museale che opera ad Attimis capoluogo dal 1999. Sarà realizzato quindi, nel complesso di Partistagno, uno spazio con degustazione delle produzioni locali di qualità e botteghe artigiane, sarà inoltre valorizzata e riaperta al culto e alle visite la splendida chiesetta di San Osvaldo impreziosita da un ciclo di affreschi del XIII secolo. La riqualificazione si completa con l'attrezzatura e la messa in sicurezza dell'area archeologica, del sentiero pedonale e con il completamento della strada d'accesso.
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Storia
Il primo documento in cui troviamo citato un signore di questo castello, cioè Ercole di Partistagno, non convince ed è ritenuto apocrifo. Nel 1096 egli, insieme al Comune di Ronchis di Faedis, avrebbe pagato una cauzione di 200 ducati per liberare tale Tullio Freschi. Dalla prima metà del XII secolo compaiono invece i primi riferimenti documentari certi relativi al castello, che lo confermano fra le proprietà della famiglia feudale degli Attems; infatti, nel 1130 Acica o Haceca, vedova del marchese Purcardo di Moosburg, donò alla figlia Matilde alcuni beni fra cui Partistagno. Nel 1170 Voldarico, marchese di Toscana e figlio di Matilde, 'rassegnò' nelle mani del Patriarca di Aquileia, fra i vari beni, anche questo castello. Nel corso del XII secolo su questo luogo e relativo feudo assunse un ruolo egemone la famiglia dei Cucagna, il cui castello originario è situato sopra il paese di Faedis, pochi chilometri a sud-est di Partistagno. Infatti, il 12 febbraio 1172 il Patriarca Voldarico affidò il luogo ad Erbordo di Faedis (da altri citato Everardo di Cucagna), nominato cavaliere dai Conti di Gorizia, il quale da quel momento divenne 'signore di Partistagno', trasmettendo il titolo ai suoi discendenti. Nel 1239 il castello di Partistagno venne gravemente danneggiato ma non conosciamo l'entità dei danni. Intorno al 1273, estintasi la casata di Erbordo, il Patriarca concesse tutti i beni e i diritti feudali sempre ai signori di Cucagna ma discendenti da tal Guamero. Nel 1275 è menzionato il 'borgo' tenuto in feudo, insieme al castello, da Tomaso di Cucagna di Partistagno. L'ubicazione del borgo duecentesco è ignota ma non si esclude corrisponda grossomodo a quella dell'attuale abitato. Nel 1309 il castello subì un ulteriore danneggiamento da parte dei cividalesi, esasperati dalle continue devastazioni delle campagne circostanti Cividale, su ordine dei nobili Nicolò ed Enrico di Cucagna di Partistagno. Anche in questo caso non è chiara l'entità del danno, comunque parziale, subito dalla struttura fortificata. Nella seconda metà del '300 in Friuli si verificarono frequenti conflitti fra le casate feudali soprattutto quando si rese vacante la sede patriarcale e venne eletto Vicedomino Francesco Savorgnan. I Partistagno si schierarono in un primo momento con gli Spilimbergo, alleati del duca d'Austria, ma il 4 settembre 1365 Facino di Partistagno fu costretto a compiere atto di sottomissione al nuovo patriarca Marquardo. Il 26 maggio 1419 i signori di Partistagno aderirono alla Repubblica di Venezia e con tale atto questo luogo divenne possesso dei Veneziani. L'anno successivo Enrico, signore del castello, si alleò con il marchese Taddeo d'Este, generale della Serenissima. Verosimilmente dopo tale data, quindi in un periodo di tempo in cui Venezia poté garantire una relativa tranquillità e mettere fme ai piccoli ma violenti conflitti fra le famiglie feudali, venne edificata la fascia più bassa del castello, quella ove oggi spicca il 'palatium' con facciata munita di bifore. Sono tuttavia diverse le ipotesi sull'epoca di costruzione di questo edificio che, in una sorta di 'Cronaca' del 1521, si dice essere stato distrutto. Nel caso di Partistagno, per altro, è probabile che l'autore intendesse descrivere lo stato del castello 'feudale', 'storico' (cioè della parte superiore più antica con torre, domus, ecc.), verosimilmente abbandonato e già in parte distrutto (apparendo quindi 'spianato') quando si diede avvio alla costruzione del 'palatium' della fascia più bassa ed esterna.
Indirizzo: Località Borgo Faris
Facilities
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