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Descrizione
Il Castello di Montegibbio si innalza su un poggio, una collina che domina il paesaggio sottostante, a circa 6 chilometri da Sassuolo. L'impianto del fortilizio è quello di un castello-recinto, le cui mura abbracciano la sommità della collina cingendo una corte, cui si accede dopo una breve salita. Nella sua irregolarità si adatta alla sommità del colle, ripetendo la tipologia della corte chiusa propria del mondo feudale. Per sapere lo stato architettonico del castello alla fine del 1600, è utile osservare il dipinto dedicato alla “Madonna in gloria con Sant’Antonio, Santa Lucia e Sant’Alberto” che si trova nella Chiesa dedicata a S. Pietro, nel quale appare uno scorcio di paesaggio, definito "il Castello".
Dell'architettura medievale oggi è rimasto solo il mastio, che conserva ancora l'originario portale sopraelevato, seppur alterato. All'interno del borgo, cui si accede attraverso un portale che venne realizzato in pietra arenaria e laterizio, si trovano alcuni fabbricati rustici, il Palazzo Signorile, la Chiesa di San Pietro e la canonica. Gli interni del Palazzo, tutti affrescati con temi e motivi di gusto medievale, sono ancora arredati con mobili, tendaggi, lampadari e suppellettili originali. Delicate decorazioni Rococò rallegrano i corridoi d’accesso all’ultimo piano.
All’interno della corte, nel maggio 2003, è stata inaugurata l'Acetaia comunale di Sassuolo, curata dai custodi dell'Aceto Balsamico Tradizionale di Modena - Comunità di Sassuolo. I Custodi si avvalgono della competenza e dell'esperienza della Consorteria dell'Aceto Balsamico Tradizionale di Spilamberto. La visita all'acetaia è sempre possibile durante il corso dell'anno, su appuntamento.
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Prezzi ed orari
Come raggiungere
In auto, il Castello di Montegibbio è raggiungibile prendendo l’uscita Modena nord della A1 e proseguendo per la tangenziale in direzione di Sassuolo (25 Km.). Da Sassuolo seguire l’indicazione per Montegibbio.
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Storia
Le prime notizie del borgo medievale di Montegibbio risalgono al X secolo: stando ai documenti, il castello fu innalzato nel 920 dai canonici della Cattedrale di Parma per difendere i territori in loro possesso (Castellarano, Sassuolo e Fiorano, oltre a Montegibbio) dalle incursioni degli Ungari.
Fu poi ceduto a Bonifacio di Canossa e tra XI e XII secolo ebbe un'importante ruolo strategico per la figlia Matilde. All'inizio del '300 passò ai della Rosa, signori di Sassuolo, che lo fortificarono nel 1321. Raso al suolo nel 1325 da Francesco Bonaccolsi, capitano di Modena e ghibellino, fu ricostruito nel 1326. Montegibbio e il suo Castello seguirono poi le sorti di Sassuolo, passando agli Estensi nel 1375 e ai Pio nel 1499.
Nel terremoto del 1501 il Castello si danneggiò rovinosamente. Nel 1599 passò di nuovo sotto agli Este insieme a Sassuolo, ma nel 1636 la terra di Montegibbio fu ceduta alla famiglia dei conti Boschetti, che ricostruirono il Castello e tennero il feudo fino al 1676. Dopo vari passaggi, nel 1851 il Castello fu acquistato da Giuseppe Borsari di Finale Emilia che, seguendo la moda del tempo, ampliò il bosco circostante e avviò la ristrutturazione del castello in stile prevalentemente medievale. Questi lavori di ricostruzione e restauro terminarono nel1872.
Nel 1970 il castello venne acquistato da imprenditori sassolesi. Dal 1972 è proprietà del Comune di Sassuolo, della Provincia e del Comune di Modena.
Indirizzo: Località Montegibbio
Facilities
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