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Descrizione
Le prime informazioni che si hanno riguardo questa località si trovano in un manoscritto del 1110 in cui si riporta la decisione di Guglielmo I Sanseverino di spostare la sede della "Baronia del Cilento" dalla fortezza (la mitica città di Castellum Cilenti) posta sulla cima del Monte Stella alla collina di Rocca. Precedenti notizie del villaggio appaiono però in documenti risalenti al 963 ed al 994. Per la sua posizione geografica, all’incrocio della “via di Laureana” con la "via di S. Arcangelo", incominciò ad assumere un ruolo sempre più importante tra i paesi circostanti.
In un documento del 1119 risultava inserita nella cinta fortificata del castello dei Sanseverino e nel 1185 l’insediamento di Rocca figurava come castrum, cioè abitato fortificato.Rocca era anche la sede dell’importante ufficio diocesano dell’Arcipresbiterato.
Il castello risale all'età della dominazione normanna nell'Italia meridionale
I Sanseverino la utilizzavano come residenza e ufficio per esercitare l’attività giudiziaria e amministrativa. Rocca sarà feudo di questa famiglia fino al 1552. Da allora Rocca condividerà la sua sorte con gli altri paesi cilentani passando a diverse famiglie di feudatari. Rocca fu aggregata al comune di Lustra nel 1861.
Il castello è un complesso a pianta pentagonale allungata in direzione nord-sud, che domina il borgo di Rocca Cilento ad una quota di 635 m sul versante sud-ovest della collina. La struttura attuale è circondata da mura di origine angioina, che presenta torri circolari sul lato sud-ovest. Lo stretto passaggio di ingresso segnato da un brusco cambiamento di direzione era un accorgimento difensivo dell'architettura militare normanna usata per evitare che gli assedianti potessero abbattere il portone con l'ariete.
Il complesso difensivo è completato da un fossato che costeggia per un tratto limitato le mura. Il castello si inserisce poi in modo organico con l'abitato di Rocca. Il castello mostra i segni degli interventi fatti in epoca angioina, mentre rari sono quelli apportati in epoca normanna e sveva; comunque molti sono concordi sull’origine longobarda del primo maniero. Nei cortili resta ancora oggi traccia degli accorgimenti usati in epoche
anteriori per l’approvvigionamento idrico. Attualmente il castello si presenta piuttosto malridotta con la presenza di lesioni in vari punti come sul tetto e sulle volte.
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Storia
Il castello di Rocca Cilento risale probabilmente alla fine del secolo IX, quando il gastaldato longobardo della Lucania cominciò a suddividersi in contee e signorie, date in vassallaggio a membri della dinastia salernitana. Questo periodo è segnato dal fenomeno dell’incastellamento causato dalle ondate di invasioni perlopiù ungare e saracene. Il castello diventa proprietà della famiglia Sanseverino alla fine dell'XI secolo e resterà di loro proprietà, pur se fra alterne vicende fino al 1552. Dopo il 1552 il castello passa per molte mani che vi lasciano tracce trasformandolo a seconda delle esigenze del momento (abbassamento delle torri, apertura delle finestre, stucchi negli interni, etc.). Il castello fu usato a scopi difensivi durante i moti giacobini del 1799.
Negli anni sessanta, Moscati acquistò e sottopose a restauro il rudere del castello baronale di Rocca Cilento, la frazione di Lustra, da lui avvertita come luogo simbolico della storia del Cilento e delle varie vicende che vi si sono succedute, dal gastaldato di Lucania della Langobardia Minor, alla dominazione normanna, alla baronia del Cilento di cui fu sede sotto i Sanseverino.
Il castello divenne punto di ritrovo di storici e sede di convegni, ma il rapporto con questa sua opera conobbe anche degli alti e bassi, funestato come fu da furti e vandalismi.
Indirizzo: Località Rocca Cilento
Facilities
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