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Descrizione
Il castello, costruito in pietra calcarea, presenta un impianto di mura concentriche a “motta” rinforzate negli angoli da torri quadrate coronate da merlature; al centro del recinto vi era originariamente il mastio e la cappella. Nei pressi del castello si trovava la cappella di S. Maria della Libera, di cui restano attualmente solo pochi ruderi. Il castello era originariamente collegato al centro abitato di Capri, di cui costituiva la più importante difesa, tramite una lunga murazione e delle torri di cui sono rimaste soltanto due di forma circolare, costruite in epoca angioina. L’aspetto attuale del castello si deve ad un intervento di restauro condotto nel 1957, che comportò estese demolizioni e ricostruzioni in stile al fine di rendere l’edificio abitabile; proprio a seguito di quest’intervento furono abbattuti i ruderi del mastio centrale e della cappella, per ricavare lo spazio necessario ai nuovi edifici per abitazione. L’intervento di restauro fu preceduto, nel 1938, dalla costruzione di una strada di collegamento del castello con il centro abitato.
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Storia
Il castello del monte Castiglione fu costruito probabilmente tra il X e XI secolo per fornire gli abitanti di Capri alta un luogo sicuro dove rifugiarsi in caso di pericolo. Risulta citato in un documento del 1033 quando Marino, duca di Amalfi, cedette il castello a Leone Marczicotina.
Con la fine della repubblica di Amalfi (1137) venne considerato proprietà del demanio dell\'isola e fu con Carlo d\'Angiò che divenne proprietà regia e, tra il 1283 e il 1284, lo fece ristrutturare insieme alle mura, in considerazione della sua grande importanza strategica. Altro intervento di restauro si ebbe con Roberto d\'Angiò nel 1337. Nel primo decennio dell\'Ottocento il castello fu utilizzato dalle truppe britanniche durante il breve periodo di occupazione inglese dell\'isola. A metà dell\'Ottocento esso veniva descritto dallo storico Gregorovius ancora in buono stato di conservazione, con mura e torri.
Nel 1912 i ruderi del castello vennero venduti alla Società Fondiaria Capri e da questa la proprietà passò al barone Alberto Fassini della SIA (Società Italiana Alberghi) e infine al duca Roberto Caracciolo che nel 1952 fece restaurare il castello, destinandolo a pubbliche abitazioni.
Il monte Castiglione con la sua posizione strategica ed il versante sud con le pareti a strapiombo sulla costa che già di per se costituiva una difesa naturale, era il luogo adatto per la costruzione di un fortilizio. Al di sotto del castello si apre la Grotta del Castiglione, importante stazione preistorica per l’età neolitica, che serviva da rifugio per la popolazione isolana durante le frequenti incursioni saracene. La posizione preminente del colle, la sua panoramicità e la sua vicinanza al porto, ne fecero un ideale luogo di soggiorno e, in epoca romana, vi fu costruita una grande villa. In base alla presenza di un muro semicircolare, il Weichardt ha ipotizzato che ci fosse anche un tempio; doveva quindi essere un grande complesso residenziale corredato di tempio, terme, esedre e ninfeo ricavato nella Grotta del Castiglione. Numerosi sono stati i rinvenimenti di frammenti scultorei, intonaci affrescati e soprattutto cisterne e tubi di piombo. Tra il 1786 ed il 1790 l’addetto austriaco all’ambasciata di Napoli, Norbert Hadrawa, intraprese numerosi scavi sull’isola e, sul monte del Castiglione trovò una grande quantità di reperti tra cui un pavimento in opus sectile che attualmente si conserva nel museo di Capodimonte.
Bibliografia
De Angelis Bertolotti R., Capri, la natura e la storia, Fratelli Palombi, 1990.
Indirizzo: Via Castiglione, Capri
Facilities
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