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Come raggiungere
Autostrada Napoli-Bari (uscita Grottaminarda. SS.90 (Appia) Foggia-Benevento.
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Storia
Le prime notizie sull'esistenza di questo castello risalgono ad un documento del Consiglio di Castiglia al tempo di Filippo IV ,re di Spagna e di Napoli. In detto documento si legge che la città di Ariano era dotata di una piazza d'armi e di un antico castello di non facile espugnazione, munito di torri d'avvistamento , fossati a secco, mura e fortini. Ancora oggi è facile comprendere la posizione strategica che il castello occupava , circondato da barriere naturali, scoscendimenti e dirupi e dominante le valli dell'Ufita, del Miscano e del Cervaro. L'impianto planimetrico del castrum è trapezoidale con quattro torri troncoconiche angolari,comunicanti tra loro a mezzo di corridoi che si aprono lungo le mura perimetrali. In sommità sono i ruderi dell'antico mastio da cui, secondo la tradizione, si scorgeva, attraverso la gola di Monteleone, il Golfo di Manfredonia. Le torri sono composte di due vani, uno superiore e l'altro inferiore, che prendono luce ed aria da bocchetoni cilindrici o talvolta biconici. Inoltre, sono ancora visibili le caditoie, intercalate dagli orecchioni, usati per le comunicazioni rapide tra le milizie operanti lungo le merlature e le postazioni nei piani sottostanti. Metà della fortezza, oggi, è interrata e, chi visita la torre Est, accessibile dal piano inferiore a mezzo di due rampe di scale, si accorge di trovarsi al di sotto del livello stradale. Nel vano interrato si aprono tre ambienti con postazioni a semiluna, con feritoie per colubrine medie e passavolanti. Sul lato sud sono le due torri, Madonna degli Angioli e S. Eliziario,tra le quali si apriva, nella prima cinta, un primo ingresso con fossato e ponte levatoio, e nella seconda, la porta principale con un secondo fossato ed altro ponte levatoio. Nel 1992 è stata condotta una campagna di ricerche archeologiche nella zona settentrionale del castello, in prossimità della torre nord-occidentale. Dette indagini hanno permeso di chiarire la natura di tre strutture murarie rinvenute nell'area della torre. Quella più a sud rispetto alla cinta muraria settentrionale angioina-aragonese corrisponde alla recinzione della prima fase insediativa del castrum arianese; la seconda struttura muraria rappresenta la recinzione settentrionale normanno-sveva con torre quadrangolare; infine, la recinzione e la torre quadrangolare di nord -ovest sono state riprese e potenziate nel periodo angioino-aragonese. Attualmente lo stato di conservazione della fabbrica è precario, ma sono in corso lavori di restauro conservativo. Tutt'intorno all'area del castello si estende la villa comunale, magnifico parco e meta di villeggianti , con una superficie interamente coperta dall'ombra di secolari alberi. Qui, dopo aver attraversato il viale degli elci, sulla destra , incorniciato da pini marittimi, si scorge il monumento a Pietro Paolo Parzanese, opera dello scultore A.Balzico.
Indirizzo: Piazza G. Lusi (villa comunale)
Facilities
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