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Descrizione
Il castello di Roseto Capo Spulico, detto Petrae Roseti, si erge maestoso su una roccia a picco sullo Ionio, in posizione strategica a dominio del golfo di Taranto. Proprio di fronte, in mare, si innalza una roccia dalla forma singolare, chiamata fungo del castello o "pietra dell'incudine".
La conformazione castellare della fortificazione di Roseto Capo Spulico si imposta su una pianta trapezoidale irregolare, che segue l’andamento dello strato litologico sottostante e lascia riconoscere le sue parti più antiche nella più alta delle torri. L’architettura generale è apparentemente imperniata sulla mole di un mastio quadrangolare, a cui si addossa un corpo di fabbrica di fattura piuttosto articolata e complessa. L’ingresso è ricavato nella muratura di una cortina circolare con apparato a sporgere, mentre una torretta quadrata sul lato opposto e una cortina merlata sul versante del mare contribuiscono a completare l’insieme della costruzione. Proprio la presenza dell’apparato a sporgere denuncerebbe dei rimaneggiamenti successivi all’età federiciana, collocabili forse nel periodo della dominazione angioina. Di estremo interesse risultano le rifiniture in calcare ben sagomato delle finestre, che si aprono con i loro eleganti archetti a illuminare l’ombra scura della tessitura muraria.
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Prezzi ed orari
Come raggiungere
Roseto Capo Spulico e' raggiungibile tramite l'A/3 uscita Frascineto-Castrovillari, proseguendo poi lungo la S.S. 105 fino a Villapiana Scalo, e imboccando da qui la S.S. 106, sulla quale si procede per poco meno di trenta chilometri.
Recensioni
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rosario moccia
- 13/04/2010
Storia
La rocca, edificata probabilmente in epoca normanna nel luogo detto "porta di Roseto", che indicava il confine tra i possedimenti di Roberto il Guiscardo e quelli del fratello Ruggiero, fu ricostruita da Federico II nel XIII secolo, e assunse subito notevole importanza strategico-difensiva poiche' segnava il confine tra le due capitanerie in cui l'imperatore aveva diviso il Regno delle Due Sicilie. Di pianta trapezoidale, il castello e' circondato da mura merlate che sul lato sud si aprono in un ampio ingresso con un imponente portale in stile gotico che conserva ancora la rosa crociata, i petali di giglio, il cerchio di Salomone e lo stemma con grifone, emblema del casato Svevo; la struttura presenta possenti torri, una delle quali piu' alta, merlata e a pianta quadrangolare. All'interno della rocca vi sono un ampio cortile, dotato di cisterna centrale, i resti delle scuderie, magnifici saloni di rappresentanza e spaziose stanze arredate secondo lo stile medioevale. Recenti studi ipotizzano che la torretta centrale del castello di Roseto abbia ospitato, nel periodo compreso tra il 1204 e il 1253, la Sacra Sindone.
Bibliografia
L. Santoro, Castelli nell’Italia meridionale, in I Normanni, popolo d’Europa, pp. 209-216, Venezia, 1994;
M. P. Di Dario Guida, Calabria federiciana, in Federico II. Immagine e potere, pp. 343-355, Venezia 1995;
F. Conti, Castelli e rocche. Le fortificazioni italiane del Medioevo e del Rinascimento, Novara, 1999.
Indirizzo:
Facilities
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